Mostra di Pittura
INAUGURAZIONE : Venerdì 24 Giugno – Ore 18.30
COMUNICATO STAMPA
“Tutto ciò che passa non è che un simbolo, l’ eterno femminino ci trae in alto accanto a se.“ Goethe
Amore e donazione di se costituiscono per Goethe l’ eterno femminino, l’ essenza della femminilità.
La donna in virtù delle sue qualità femminili risveglia lo spirito sopito, attira l’ uomo al cielo e gli indica la sua più autentica natura e dignità. Il suo sguardo è capace di spostare gli orizzonti dell’ umanità nel verticale e di rendere l’ uomo più umano. Solo lei sa donare la sua vita con quella totalità che è propria delle donne.
Non si può parlare di un occhio
limitandoci a descrivere l’ iride, la retina e la pupilla senza parlare della
vista ;così non si può parlare
di una donna e del suo corpo, senza parlare anche del femminino,
dell’ essenza della sua anima, delle caratteristiche eterne ed immutabili che la distinguono nel comportamento, nell’ animo e nel gusto, oltre la moda ed il costume.
Sono affascinato
dalle profondità spirituali della donna, dagli abissi della sua anima, da tutto
ciò che in lei è invisibile agli occhi.
Da anni cerco la maniera di rappresentare la donna in modo da fissarne sulla tela l’essenza spirituale e rendere visibile l’ invisibile presenza del divino.
“Che significa vedere nell' intimo? Significa
vedere ciò che non è colore, che non è suono, che non è odore, che non è
sapore, e neppure calore, o freddo, o morbidezza, o durezza...” (Sant’
Agostino)
Come fare attraverso la pittura a
rendere visibile la bellezza che non passa, l'eternità, il mondo interiore della donna? Il mio linguaggio estetico è un
tentativo. La sfida è grande, rivelare il femminile
come un' unità di corpo e spirito, luogo d’incontro tra la natura celeste e la
natura terrena.
La pittura mi permette di portare lo spettatore verso una dimensione più profonda cercando una sintesi tra la modernità e la tradizione, tra i canoni della bellezza classica e le avanguardie della pittura del nostro tempo. Per mezzo del disegno e della forma cerco la rappresentazione anatomica della donna e attraverso la pittura astratta ed informale cerco la fisiognomica, i moti dell’ animo, il suo mondo interiore.
I volti che dipingo sono trasparenti quasi eterei, cerco un equilibrio tra il nascondere e il rivelare che conferisca al ritratto fragilità e leggerezza. L’ evanescenza è il simbolo dell’ irraggiungibile.
Questa mostra è una celebrazione della donna, della sua bellezza, della sua grazia;
Il mondo ha bisogno di voi donne per non cedere alla disperazione, l’eterno femminino ci farà salire in cielo.
Ciascuno
tornando a casa facendo sue le parole del poeta Gibran potrà dire alla propria
donna amata:
"Gli altri uomini vedono in te una bellezza che dileguerà più veloce dei loro anni.
Ma io vedo in te una bellezza che non svanirà, e nell'
autunno dei tuoi giorniquella bellezza non avrà timore di guardarsi nello
specchio, e non ne riceverà offesa.Solo io amo in te ciò che non si vede."
(Khalil Gibran)
APERTURA MOSTRA : dal 24 Giugno al 10 Luglio presso PALAZZO VELLI
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