Per festeggiare oggi il compleanno di Papa Francesco voglio condividere questo dipinto nel quale ho cercato di tradurre in immagini, simboli e parole la meravigliosa pagina di Storia della Chiesa che stiamo vivendo:
In
alto, al centro, lo Spirito Santo che con ali di colomba abbraccia la profezia:
MISERICORDIA e VERITA’ si incontreranno, GIUSTIZIA
e PACE si baceranno. Nella parte
superiore del dipinto ho rappresentato in figura i quattro pilastri del Salmo. La
Vergine Maria rappresenta la Misericordia,
immagine della Chiesa, Gesù Cristo bambino sulle sue ginocchia è la Verità, San Pietro con le chiavi e la
Scrittura è figura della Giustizia,
San Francesco rappresenta la Pace.
Papa
Francesco in ginocchio, rivolto verso Cristo e la Madonna, intercede per la
Chiesa e per il mondo intero facendo sue le parole del Salmo. Il Papa prega tra
San Pietro di cui rappresenta la
successione nella potestà delle chiavi come Vicario di Cristo in terra, Servo
dei Servi di Dio e San Francesco, di
cui ha scelto il nome, lo stile e la visione.
Ho
voluto sottolineare anche visivamente la continuità tra il Papa e San Francesco
d’Assisi, unico nella Storia assieme a San Paolo ad essere chiamato “Alter
Christus”. San Francesco riceve dal
Crocifisso l’ordine: “Va e ripara la mia
Chiesa”, oggi anche Papa Francesco sta compiendo un’opera fondamentale di riedificazione
della Chiesa. L’amore per il Creato e la cura per la nostra casa comune è un
altro aspetto che lega il Papa a San Francesco, per questo, alle spalle della
Vergine Maria ho voluto rappresentare la Creazione. Il fondo dorato è figura
della dimensione escatologica del Cielo e dei Santi, il paesaggio rappresenta
invece la dimensione terrena, nel quadro coesistono il Cielo e la Terra, la
dimensione orizzontale e quella verticale.
Ai
piedi della Madonna, sul basamento di marmo, ho dipinto lo stemma Pontificio
accanto allo Stemma della Rota Romana a sottolineare la rifondazione del
processo matrimoniale canonico. Il riferimento iconografico è al dipinto di
Antoniazzo Romano che, nella seconda metà del 1400, rappresenta i Giudici della
Rota Romana in preghiera ai piedi della Madonna.
Subito
sotto gli stemmi, quasi a voler dar voce alla preghiera di Papa Francesco, ho
voluto inserire le parole di Amoris Laetitia: “ACCOMPAGNARE, DISCERNERE E INTEGRARE LA FRAGILITA’ UMANA”. I
Giudici assieme al Papa, primo Giudice, sono chiamati al discernimento sulle
numerose situazioni di fragilità che segnano l’uomo di oggi che ha smarrito
sempre più spesso le fondamenta della Fede Cristiana.
“Il Signore Gesù, Giudice clemente, Pastore delle nostre anime, ha affidato all’Apostolo Pietro e ai suoi Successori il potere delle chiavi per compiere nella Chiesa l’opera di giustizia e verità” recita l’incipit di MITIS IUDEX DOMINUS IESUS. Mi ha colpito molto un’immagine significativa che Papa Francesco ha ripreso da Charles de Foucauld: novantanove pecore sono ormai fuori dall’ovile, il pastore non può rimanere a pettinare l’unica pecorella rimasta, deve uscire con zelo apostolico incontro alle novantanove pecore smarrite, deve fasciarne le ferite e sull’esempio di Cristo, mostrare amore ai peccatori, caricandosele sulle spalle, accompagnandole con un amore particolare!
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