Ho Sognato un Mondo
Ho sognato un mondo
impermeabile ad ogni ideologia, in cui non c’è
guerra invocata in nome della pace, un mondo dove le lacrime sono tutte uguali ed è impensabile che
i crimini di qualcuno, possano
giustificare e legittimare i crimini di qualcun altro;
Ho sognato un mondo dove la sacralità della vita non dipende dal colore
della divisa
o dalla lingua delle tue preghiere, dove non c’è
fede che respinga con arroganza forestieri e migranti, aizzando sospetti,
divisioni, paura e ostilità;
Ho sognato un mondo senza discriminazioni in nome della lotta alla
discriminazione,
dove l’anticonformismo non è solo una facciata
conformata al pensiero dominante,
dove si è disposti ad ascoltare chi la pensa in
maniera differente;
Ho sognato un mondo dove chi difende la vita dei panda in estinzione, non
favorisce l’aborto e l’eutanasia come scelte di civiltà; dove chi
difende la vita nel grembo materno, si schiera, con la stessa passione, al
fianco dei clochard, delle prostitute, degli zingari, dei poveri, dei carcerati
e degli stranieri;
Ho sognato un mondo dove le nuove generazioni sensibili all’ambiente sono
anche disposte a rinunciare a qualcosa del loro esigente e conformista stile di
vita; dove chi si schiera accanto ai
poveri, agli zingari, ai rifugiati, ha a cuore anche la tutela della vita dei
più deboli, indifesi e portatori di handicap, in ogni momento, dal concepimento
fino alla morte;
Ho sognato un mondo in cui tutti si sentono corresponsabili della custodia
della bellezza e riverenza della vita; un mondo assetato di pace, giustizia ed
equità, capace di guardare chi è diverso come un fratello, nel profondo
rispetto di tutta la meravigliosa ricchezza della grande famiglia umana;
Ho sognato un mondo illuminato dal sorriso di un bambino
Francesco Astiaso Garcia
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