Vi aspettiamo con Maria José ei bambini ad Assisi! L’invito è
aperto a tutti;
Sabato 20 e domenica 21 aprile nello spiazzale davanti a Santa
Chiara, farò dipingere la PACE a tutti voi, e a chiunque vorrà unirsi a noi, o
si ritroverà a passare lì per caso!
"Non basta gridare
contro le tenebre,
bisogna accendere una luce"
Stiamo vivendo tempi difficili, alla crisi
ecologica, sociale e spirituale, si affianca oggi la cieca violenza della
guerra, ormai giunta alle porte dell’Europa; sempre però dalle ceneri della
distruzione e del non senso, sono sorte forze luminose, creative e cariche di nuova
speranza! La complessità del nostro mondo contemporaneo richiede capacità di
legami; per rispondere ad un compito universale è urgente e indispensabile
lavorare insieme, camminare insieme, sognare insieme!
“Tutto è connesso”, questo è il messaggio fondamentale
della “Laudato Sì”; il grido della terra è anche il grido dei poveri i quali
pagano il prezzo più alto dello sfruttamento incontrollato delle risorse e
dell'inquinamento.
Il mondo contemporaneo si indirizza verso un
incontro di popoli e, nella babele dei linguaggi e delle culture, gli artisti
possono ancora aiutarci a trovare il miglior veicolo comunicativo per giungere
al cuore della gente e favorire la cultura dell’incontro, la tutela del creato
e la riscoperta della bellezza della dignità di ogni persona. Le arti
costituiscono infatti un linguaggio universale e condiviso, perché attingono al
creato, fonte della bellezza, splendore della verità. Il dialogo, illuminato
dalla bellezza, riesce con facilità a superare confini, chiusure e pregiudizi;
perché, come ci insegna la sapienza cinese, “due fiumi riflettono la stessa
luna”.
LA PERFORMANCE
È su questa premessa che desidero invitarvi ad
Assisi alla Performance "DIPINGIAMO LA PACE"
La performance consiste in un’esperienza di pittura collettiva, in
preparazione alla "Giornata della Terra"; si svolgerà all’aperto, nel
Piazzale davanti alla Basilica di Santa Chiara ad Assisi nei giorni di sabato
20 e domenica 21 aprile.
L’idea è
quella di far dipingere insieme i bambini ei ragazzi delle scuole di Assisi, i
volontari dei circoli del Movimento Laudato Sì, i frati francescani, i
pellegrini, i turisti, i visitatori occasionali e tutta la comunità di Assisi
che vorrà essere coinvolta.
Ad ogni partecipante verrà consegnato un foglio
(100 x 70 cm), con una scatola di pastelli a cera, e gli sarà chiesto di
realizzare un'opera inerente alla natura e al creato, un omaggio alla Giornata
della Terra al fine di sensibilizzare alla sostenibilità ambientale.
I partecipanti passeranno poi alla seconda fase
della performance, che consisterà nel completare l'opera di omaggio alla Terra,
dipingendoci sopra la Colomba della Pace. Per fare questo mi preoccuperò di
predisporre alcune sagome pronte, nelle quali stilizzerò il disegno di una
colomba con un ramoscello di ulivo nel becco. Ai partecipanti in maniera
rapida, facile e divertente non occorrerà altro che spruzzare della vernice
spry all'acqua (ecologica e non inquinante) e una volta rimosso lo stencil, la
loro opera sarà compiuta.
Il risultato è sorprendente e garantito! Ogni
opera sarà un'opera unica e originale e allo stesso tempo, tutte le opere
saranno accumunate visivamente dalla presenza della colomba della pace,
fondendo in un'unica mmagine, il messaggio della Pace a quello della cura per
la Terra.
Se riusciremo a riempire la piazza, l'impatto
visivo complessivo sarà molto potente! L’installazione complessiva, fotografata
e documentata, costituirà un vero e proprio “Grido di Pace” che si leverà dalla
città di San Francesco!
Come non commuoversi innanzi all’urlo disperato di chi non è più
disposto ad assecondare come normalità l’inclinazione della natura umana verso
la rovina e il degrado! L’umanità è a rischio,
l’alternativa al grande baratro è quella di tornare al punto dove abbiamo
imboccato la strada sbagliata.
Nella Giornata della Terra celebreremo dunque
la salvaguardia del pianeta e allo stesso tempo, promuoveremo la cultura della
pace e della non violenza, poiché non si
può separare la consapevolezza ambientale da quella sociale.
Tutte le opere realizzate durante la
performance, potranno essere esposte alla Cittadella in occasione dell'evento
di lunedì 22 che avrà come protagonisti di nuovo i ragazzi delle scuole,
sicuramente felici di vedere condiviso il proprio messaggio di pace con la
comunità. È importante che i ragazzi siano coinvolti in forma attiva nella
costruzione di un mondo pacifico e sostenibile; attraverso l'arte e la
creatività potranno esprimere la propria visione, sentendosi parte di un
movimento globale per il cambiamento positivo, come protagonisti di
un'esperienza unica, che rimarrà certamente indelebile nella loro memoria.
Alla mostra delle opere realizzate da chi ha
preso parte alla performance sarà affiancata l’esposizione di una trentina di
mie opere sulla colomba della pace, realizzate appositamente per questo
progetto.
Durante l’evento di lunedì 22 aprile, sarà
anche proiettato il video con lo slide delle foto dei quadri, e con la musica
per la pace che ho composto per l’occasione.
IL MESSAGGIO
Le colombe dipinte hanno un forte significato
simbolico, rappresentano infatti non solo l'aspirazione umana alla pace e alla
concordia, ma anche l'interconnessione tra gli esseri umani e la natura. Nel
contesto cristiano, la colomba appare nella Bibbia come simbolo dello Spirito
Santo e della pace di Dio ma il simbolismo della colomba è presente in molte
culture e tradizioni religiose in tutto il mondo.
In un'epoca caratterizzata da conflitti,
tensioni e disuguaglianze, la colomba rappresenta un richiamo alla necessità di
promuovere la pace, la solidarietà e la cooperazione tra gli individui e le
nazioni.
Francesco d'Assisi è celebre per il suo impegno
per la pace, il dialogo interreligioso e la cura della natura, ciò rende Assisi
il luogo simbolico maggiormente appropriato alla nostra performance.
L’umanità ferita è alla ricerca della bellezza,
perciò abbiamo bisogno di una comunicazione che sappia armonizzare voci
distinte; la bellezza ci trasforma, se le permettiamo di parlarci, la sua
travolgente potenza può condurci in nuovi spazi, a volte sembra chiederci di
cambiare vita. Il mondo di fronte alle gravi minacce che incombono
sull’avvenire dell’umanità “ha bisogno della bellezza per non sprofondare nella
disperazione” del dubbio e del non senso, si tratta di salvare l’umano
nell’uomo, di salvare il senso stesso della vita umana contro il caos e
l’assurdo. Crediamo fermamente nella bellezza come antidoto alle ideologie e ai
populismi che tornano a confondere e a mentire.
Certamente le attività artistiche da sole non
sono sufficienti a risolvere i conflitti mondiali o a raggiungere la pace
universale, ma possono svolgere un ruolo importante nel promuovere la
consapevolezza, il coinvolgimento e la speranza nella costruzione di un mondo
più pacifico e solidale, un coinvolgimento che rafforza il senso di
appartenenza e di responsabilità verso la propria comunità e il mondo, una
sorta di alleanza educativa.
Facciamo nostro l’appello dei rappresentanti
delle Religioni mondiali riuniti a Berlino nello spirito di Assisi:
"Cadano
presto i muri, visibili e invisibili, che dividono i popoli in Europa, Asia,
Africa, nelle Americhe, in mezzo al mare Mediterraneo per i migranti che
fuggono dalle guerre! Cadano i muri del cuore che accecano non fanno vedere che
l'altro è mia sorella e mio fratello". (Sarebbe bello distribuire ai
partecipanti questo messaggio)
La pace non è uno slogan, ma piuttosto la
scelta di schierarsi sempre e comunque per la vita, in ogni decisione della
nostra esistenza, costantemente minacciata dalla cultura di morte, secondo la
logica della vendetta, del profitto, della sopraffazione. Scegliere la pace
significa scegliere di spezzare la catena d’odio, di “fermare il piano
inclinato della guerra”, evitando ad ogni costo la logica del “occhio per
occhio, dente per dente” altrimenti come diceva qualcuno l’unica certezza che
avremo sarà quella di abitare presto un mondo di orbi e sdentati!
Finché non capiremo che le lacrime sono tutte
uguali, continueremo a pensare alla pace come ad un’utopia buonista, fuori
dalla realtà; al contrario, la pace è l’unica strada percorribile in
alternativa all’autodistruzione. Per questo sono d’accordo con Federico Fellini
quando diceva che “l’unico vero realista è il visionario”.
La vera sfida è questa: Saremo in grado di
chiedere giustizia senza alimentare odio e divisione? Una cosa è certa:
"Non basta gridare contro le tenebre, bisogna accendere una luce".
La performance che vi propongo, oppone allo sconforto e alla rassegnazione, la resistenza della bellezza, poiché senza sogni, senza pensiero, senza poesia, la realtà diventa insostenibile; per abitare poeticamente la Terra, abbiamo bisogno di poeti!
Francesco Astiaso Garcia
P.S: riconoscete le bimbe della foto?
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