Domenica 7 luglio è stata inaugurata a
Tbilisi la mostra "Arte Senza Confini: ITALIA - GEORGIA" alla
presenza di Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Pasotto, vescovo di
Tbilisi e Amministratore Apostolico per il Caucaso dei cattolici
di rito latino.
Ho scelto di partecipare con due opere per me particolarmente significative: la
RESURREZIONE e la PACE.
Curata dall’artista Anna
Usova assieme agli artisti georgiani Vazha
Okitashvili e Nika Chargeishvili, questa esposizione di grande
risonanza internazionale rappresenta un'opportunità unica per promuovere e
valorizzare l'arte contemporanea italiana e georgiana. La mostra mira a creare
un ponte culturale tra i due paesi, favorendo una condivisione reciproca delle
tradizioni culturali e rafforzando i legami diplomatici e la cooperazione
internazionale.
L'evento è stato arricchito dalla
partecipazione di illustri figure del panorama culturale georgiano, tra
cui Guram Tsertvadze, Mikhail Surmava,
il Presidente della Camera di Cultura David Okitashvili e
il Rettore dell'Accademia di Belle Arti Karaman Kutateladze.
Queste personalità hanno sottolineato l'importanza della collaborazione tra
Italia e Georgia nella promozione e valorizzazione della loro eredità culturale
comune.
Italia e Georgia condividono una storia
culturale ricca e variegata che ha creato legami profondi e duraturi nel tempo.
Questo rende i due paesi partner naturali nel promuovere i legami diplomatici e
la cooperazione internazionale.
La Diplomazia Culturale è essenziale per
valorizzare dialogo e fraternità. Come artisti abbiamo l’obbligo di
costruire ponti culturali per favorire comprensione e rispetto reciproci,
fondamentali per la pace.
"Arte Senza Confini: ITALIA - GEORGIA"
non è solo una mostra d'arte; è un simbolo di unità e cooperazione tra due
nazioni che, sebbene geograficamente distanti, condividono una passione comune
per l'arte e la cultura, un esempio di come la Diplomazia
Culturale possa superare le barriere geografiche e politiche, creando un
dialogo aperto e costruttivo che arricchisce entrambi i paesi
coinvolti.
Francesco Astiaso Garcia
PACE |
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