È stata inaugurata alla
presenza dell’assessore alla cultura, la mostra “Battiti di Speranza”, con il
Patrocinio del Ministero della Cultura presso il Museo Archeologico Nazionale
del Sannio Caudino, una location straordinaria situata in una delle zone più
belle e suggestive della regione Campania.
In mostra ho portato
40 quadri totalmente inediti realizzati in questi ultimi mesi e ancora mai
esposti, affiancati alle opere di Raffaele Sadutto. Tutti i quadri esposti sono
acquistabili.
La mostra durerà fino al 27 settembre, può essere
l’occasione per una meravigliosa gita!
Per chi volesse
approfondire, ho scritto questa presentazione del progetto “Battiti di Speranza”
cominciato ad Assisi, attualmente in Campania e poi in tour in giro per il
mondo:
BATTITI di SPERANZA
Viviamo in
un’epoca disorientata, abbiamo perso il senso della rotta, abbiamo sostituito
gli ideali e le sfide esistenziali con mode superficiali e una continua
tendenza al benessere, all’effimero e alla vanità; abbiamo appiattito la spinta
spirituale ad uscire da sé dell’essere umano. Il mondo è minacciato e diviso,
la conflittualità invade tutti i settori della società e sembra inasprirsi di
giorno in giorno; dai singoli individui, alle relazioni intra-familiari, fino
ad arrivare al rapporto tra gli Stati.
È importante
contestualizzare questa nostra mostra nel tempo che stiamo vivendo. Un tempo
caratterizzato da una comunicazione planetaria che si distingue per un bullismo
abnorme, raccapricciante, tragico: quante relazioni ferite intorno a noi,
quanta divisione, quanta ostilità, chiusura e pregiudizio. È forte lo
smarrimento dei giovani davanti al senso della vita, di qui il tedio,
l'angoscia, la noia, la nausea.
Quale antidoto
offrire a questa degenerazione relazionale? Nella lingua cinese la parola
disperazione coincide con la parola occasione, ogni crisi rappresenta una
grande opportunità, una maschera che cade, rivelando i nostri artifici e le nostre
illusioni; come scrive Antoine de Saint Exupery nel Piccolo Principe: "ciò
che rende bello il deserto è che da qualche parte nasconde un pozzo". Il
deserto e la sete che lo accompagna rivelano dunque l'importanza dell'acqua,
rimarcata proprio dalla sua assenza.
Siamo profondamente convinti che
tutte le crisi che stiamo vivendo in questa complicata congiuntura storica,
costituiscano una grande opportunità nella ricerca di senso, di bellezza e
verità; come diceva Victor Hugo: “Ciò che fa notte dentro, può lasciare in noi
le stelle”. Paradossalmente l'oscurità può aiutarci a trovare la luce. Questa
crisi, questa notte, può avere un ruolo decisivo per svelare l'uomo a sé
stesso, ricordandogli le fondamenta della sua grandezza, la verità profonda del
suo essere, cosicché possa davvero ritrovare le stelle, il senso, il sapore
della vita. Solo se ci consideriamo persi potremo forse ritrovarci, si decide
di ricostruire lì dove si riconosce che qualcosa si è frantumato. La Crisi
attuale ci spinge a ripensare la vita e il mondo.
Per risollevare
l'uomo dalla sua desolata condizione esistenziale è certamente necessario
discutere di politica, di economia o ecologia ma è ancora più urgente e
indispensabile rivelare all'uomo la verità su sé stesso, la sua sacralità e dignità:
ogni uomo porta in sé l’eternità! Saremo capaci di intercettare la domanda di
senso, di bellezza e di felicità che abita il cuore degli uomini? Sicuramente
gli artisti possono accorrere in nostro aiuto, poiché “l’arte non insegna nulla
tranne il senso della vita”, Così mi sento di riassumere il ruolo
dell'artista: Elevare l'Umanità inducendola alla bellezza.
LA MOSTRA
Compito
dell'artista è certamente rivelare lo sporco e il brutto del nostro mondo, ma
ancora prima è nostro dovere indicare il bello e la speranza: Questa è la vera
grande missione dell’arte! Ecco cosa ci ha spinti a pensare alla mostra BATTITI
di SPERANZA: il desiderio di ritornare a guardare le stelle. Il de-siderio
è la manifestazione della nostra mancanza di cielo, della nostalgia di vita e
di pienezza che ogni uomo sente; la nostalgia di un’esistenza più perfetta, ci
ricorda che alle nostre vite qualcosa manca, qualcosa che non è possibile
colmare con l’abbondanza materiale.
Vanno bene le
denunce, è un dovere alzare la voce contro iniquità e ingiustizia, senza
dimenticare però che la dignità dell'artista consiste nel tenere vivo il senso
di meraviglia del mondo. Il mondo non perirà per mancanza di meraviglie, ma per
incapacità di meraviglia! "Non basta gridare contro le tenebre, bisogna
accendere una luce”.
Cosa c'entrano
dunque le Farfalle e le Colombe?
Non si tratta di
solleticare un vacuo ottimismo infantile o peggio un romantico idealismo, ma di
credere profondamente vero ciò che diceva Federico Fellini: “l’unico vero
realista è il visionario”.
La farfalla come ci
spiega lo stesso autore: "è il simbolo della rinascita per eccellenza,
immagine di una vita nuova che nasce lì dove sembra concludersi tutto; e non è
forse questo un pensiero tipico della nostra quotidianità: il timore che tutto
possa finire? Dove tutto sembra guastato e irreversibile, lì avviene il
miracolo. Non è questione di riprovarci ma di credere fermamente che tutto si
fa nuovo".
La morte, la
sofferenza, il non senso non hanno più l’ultima parola. Non è forse la notizia
che tutti stavamo aspettando? “Ciò che il bruco chiama fine del mondo, il
resto del mondo chiama farfalla”, ha scritto Lao Tse. Ciò che molti chiamano
morte noi chiamiamo Risurrezione!
Anche le
colombe hanno un forte significato simbolico, rappresentano infatti
non solo l'aspirazione umana alla pace e alla concordia, ma anche
l'interconnessione tra gli esseri umani e la natura. In un'epoca caratterizzata
da conflitti, tensioni e disuguaglianze, la colomba rappresenta un richiamo
alla necessità di promuovere la pace, la solidarietà e la cooperazione tra gli
individui e le nazioni.
Il mondo di
fronte alle gravi minacce che incombono sull’avvenire dell’umanità “ha bisogno
della bellezza per non sprofondare nella disperazione” del dubbio e del non
senso, si tratta di salvare l’umano nell’uomo, di salvare il senso stesso della
vita umana contro il caos e l’assurdo. Crediamo fermamente nella bellezza come
antidoto alle ideologie e ai populismi che tornano a confondere e a mentire.
Certamente le
attività artistiche da sole non sono sufficienti a risolvere i conflitti
mondiali o a raggiungere la pace universale, ma possono svolgere un ruolo
importante nel promuovere la consapevolezza, il coinvolgimento e la speranza
nella costruzione di un mondo più pacifico e solidale, un coinvolgimento che
rafforza il senso di appartenenza e di responsabilità verso la propria comunità
e il mondo, una sorta di alleanza educativa.
Il nostro
augurio è questo: Che possiate trovare nei colori, nelle forme e nella luce
delle opere, un battito di speranza, che renda nuova ogni esperienza di crisi,
limite e fallimento.
Come non
commuoversi dinanzi all’urlo disperato di chi non è più disposto ad assecondare
come normalità l’inclinazione della natura umana verso la rovina e il degrado!
L’umanità è a rischio, l’alternativa al grande baratro è quella di tornare al
punto dove abbiamo imboccato la strada sbagliata.
Francesco
Astiaso Garcia
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