A Kiko, con gratitudine!

 La scelta di un giovane dipende dalla sua inclinazione, 
ma anche dalla fortuna di incontrare un grande maestro.
(Rita Levi-Montalcini)



Ho deciso di realizzare questo disegno come omaggio personale a Kiko Arguello. Fino ad ora, non lo avevo mai ritratto, forse per evitare di alimentare quel culto della personalità a cui leader carismatici come lui inevitabilmente sono soggetti.

Tuttavia, non potevo più esimermi dal farlo, tanta è la gratitudine e l'affetto che nutro verso chi, per me, è stato ben più di un maestro d'arte: un secondo padre, che mi ha sostenuto nei momenti più difficili della mia adolescenza e giovinezza. Quanta pazienza ha avuto con me, il caro Kiko!

Con lui ho viaggiato e dipinto in ogni angolo del mondo. Come dimenticare le straordinarie esperienze vissute insieme a Roma, Varsavia, Shanghai, New York, Managua, Denver, Perugia, e in così tante altre città!

Ricordo con particolare affetto quando lo abbiamo aiutato a dipingere la Cattedrale di Madrid, in occasione del matrimonio del Principe Felipe, oggi Re di Spagna. Quanta vita, quanta quotidianità, quante storie che meriterebbero di essere raccontate! E quante lezioni preziose sarebbe bello condividere, per mantenere viva l’eredità che ci ha trasmesso.

Chissà, forse un giorno mi dedicherò a scrivere qualcosa. Per ora, voglio condensare tutta questa ricchezza con le parole che ci hai ripetuto tante volte e che continui a ricordarci: "Non deve essere la vita a servire l'arte, ma l'arte a servire la vita".

Caro Kiko, spero davvero di riuscire a incarnare ciò che ci trasmetti ogni giorno con il tuo esempio!