Qualche anno fa mi è stato chiesto di realizzare un progetto per decorare la facciata di una scuola materna di Vedelago.
Ho scelto alcuni disegni dei miei nipotini, li ho fotocopiati a colori e dopo averli ritagliati li ho incollati su un grande foglio come fossero i protagonisti di un mondo magico scaturito direttamente dalla sensibilità infantile.
E’ sorprendente notare la vicinanza tra questi piccoli capolavori e le opere d’ arte dei maestri del moderno e del contemporaneo.
Ovviamente mia nipote Sofia non conosce Mirò, Picasso o Basquiat ma disegnando condivide con loro vivacità, espressione e spontanea genialità.
Gli stessi Mirò, Picasso e Basquiat hanno riconosciuto, in alcune espressioni dell' operato dei bambini la tempra del genio nella sua manifestazione più genuina e ne hanno tratto ispirazione.
Il lavoro dei bambini é un vero e proprio eco del sentire interiore, non ancora mediato da
influenze e convenzioni sociali , non uniformato ad una sensibilità collettiva livellante!
Picasso guardando un disegno di un bambino disse: "Che meraviglia!!!!...Se lo avessi dipinto io varrebbe Miliardi!"
Il valore dell' arte prescinde dal valore economico, la pittura dei bambini lo dimostra.
I bambini per loro natura, non hanno la consapevolezza del genio e hanno corpi piccoli e deboli, quindi i loro “capolavori” spesso mal conservati e di piccolo formato non vengono presi sul serio.
Il mio desiderio è di mostrare la “grandezza dei piccoli”, trasformando sconosciuti "guazzabugli infantili” realizzati su fogli sgualciti, in un’ opera pubblica di gigantesca dimensione.
Io mi limiterò ad eseguire, più fedelmente possibile, il bozzetto originario...sforzandomi di non cedere alla tentazione di “correggere” nessun presunto errore o sbavatura.
Sarò solo un mezzo, un fedele esecutore di opere con stile e personalità propria , come dovessi realizzare per incarico dell’ Académie de France una copia della “grande odalisca” di Ingres.
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