" Il problema è che ci è stato insegnato che cosa vediamo e come rendere quel che vediamo.
Se solo potessimo essere nella posizione degli uomini che hanno realizzato quei meravigliosi disegni a Lascaux e Altamira "
Picasso
Il pregiudizio è uno dei maggiori ostacoli al piacere dell' arte perchè ci obbliga a confrontare quello che vediamo con l' idea più o meno consapevole di quello che ci aspetteremo di vedere.
Tante volte rimaniamo perplessi di fronte ad un' opera d' arte autentica perchè non riusciamo ad accettare il condizionamento della nostra idea di arte che ci spinge invece ad apprezzare senza sforzo opere d' arte molto più banali e facilmente digeribili dal nostro occhio.
Anche nel creare noi artisti siamo molto spesso condizionati negativamente da tutto quello che abbiamo visto ed imparato, in questo senso bambini e pazzi hanno un vantaggio notevole circa l' autenticità creativa.
Il compito dell' artista non è quello di dare alla gente quello che la gente vuole, bensì quello che ancora non sa di volere; perchè l' artigianato conferma la cultura, l' arte la mette sempre in discussione; come un virus costringe il sistema a raffinarsi, ad evolversi, a stare al passo con i tempi!
Il compito dell' artista non è quello di dare alla gente quello che la gente vuole, bensì quello che ancora non sa di volere; perchè l' artigianato conferma la cultura, l' arte la mette sempre in discussione; come un virus costringe il sistema a raffinarsi, ad evolversi, a stare al passo con i tempi!
Monet ha confidato a un giovane pittore che avrebbe desiderato nascere cieco e recuperare all'improvviso la vista per non sapere nulla degli oggetti e trovarsi in uno stato vergine davanti alle apparenze, desiderio che serve a chiarire paradossalmente la sua estetica della sensazione.
Forse in questo senso allora William Blake disse :
"Se le porte della percezione fossero ripulite, tutto apparirebbe allora così come realmente è: Infinito".
L' iconoclastia dei nostri tempi non consiste nella distruzione delle immagini sacre, ma in una iper produttività di immagini in cui non c' è più nulla da vedere.
Forse in questo senso allora William Blake disse :
"Se le porte della percezione fossero ripulite, tutto apparirebbe allora così come realmente è: Infinito".
L' iconoclastia dei nostri tempi non consiste nella distruzione delle immagini sacre, ma in una iper produttività di immagini in cui non c' è più nulla da vedere.
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